Scimmie che sanno leggere come gli uomini: mito o verità?

19 Maggio 2022 - Erika Montani

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Uno studio pubblicato su Science, da alcuni ricercatori francesi, ha messo in luce un fenomeno sorprendente: le scimmie sono in grado di leggere e riconoscere parole di senso compiuto.

Gli studiosi del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica hanno analizzato, attraverso i loro esperimenti, la capacità delle scimmie di leggere alla stregua dell’uomo, distinguendo le parole dotate di significato da quelle senza alcun senso e sottolineando come questa dote sia comune a tutti i primati.

Mai come in questa occasione è possibile dichiarare: altro che scimmie, sanno leggere come gli uomini!

Le scimmie sanno leggere come gli uomini: è vero.

Man mano che gli studi scientifici sul regno animale avanzano, appare sempre più chiaro che il tempo per gli esseri umani di sentirsi superiori in senso assoluto sia finito.

Come avete avuto modo di intuire, il tema della lettura ne è la dimostrazione, soprattutto da quando gli studiosi francesi, in collaborazione con l’Università di Marsiglia, hanno dato vita a diversi test su un gruppo di babbuini. I primati esaminati, messi al cospetto di quattro parole, sono riusciti ad indentificare correttamente quelle di senso compiuto, differenziandole dai termini senza significato, con un successo del 75%. Da qui, la deduzione che i babbuini possiedano la capacità di elaborazione ortografica, cioè la dote di individuare e riconoscere la combinazione di simboli e di associarle ad un significato. Tutto questo, fino a pochi anni, fa veniva indicato come prerogativa dell’essere umano.

Le scimmie sanno leggere: un passo avanti nella scoperta del regno animale

Se fino al recente passato, test ed esperimenti avevano evidenziato le capacità di apprendimento e comunicazione delle scimmie, attraverso simbolismo e gestualità, dichiarando le competenze logiche e la piena consapevolezza dell’utilizzo del linguaggio, lo studio pubblicato su Science ha rappresentato una forte spinta innovativa verso una conoscenza più completa del regno animale. Le scimmie si sono infatti dimostrate capaci di segnalare la differenza tra sequenze di parole sensate e insensate, davanti ad uno schermo touch screen e dei premi a disposizione come rinforzo positivo: un’abilità che, a detta degli studiosi, non necessita di conoscenze linguistiche pregresse.

Gli studiosi francesi hanno inoltre rilevato, nell’area sinistra della corteccia cerebrale dei primati, la sede delle dinamiche ortografiche, accanto a quella dell’elaborazione visiva: una scoperta importante, che ha già dato vita a dibattiti e riflessioni capaci di mettere in discussione la superiorità dell’essere umano nel regno animale.

D’altra parte, in molti ambiti di ricerca, i primati sono ormai i prescelti per collaborare con l’uomo, basti pensare agli scimpanzè inviati nello spazio. Affinità, somiglianza e affidabilità hanno fatto sì che questi speciali animali, così simili a noi, si ritagliassero uno spazio esclusivo e di tutto rispetto in ambito culturale e scientifico.

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