Martina e il suo cane Kira, durante l’estate hanno intrapreso un viaggio di 700 km, un percorso per lanciare a tutti un segnale contro la violenza sulle donne.
Viaggiare da sola: la storia di Martina e della sua cagnolina Kira
Una storia che fa riflettere, quella che probabilmente avrete sentito questa estate, e che vi raccontiamo sul nostro sito, di una giovane donna di 29 anni e della sua cagnolina, iniziata il 7 luglio a Piacenza e conclusasi il 25 luglio a Roma. La protagonista è Martina Pastorino, originaria di Ovada, nel Piemonte e la sua fedelissima amica a quattro zampe Kira che ha deciso di viaggiare da sola, affrontando questo lungo percorso a piedi suddiviso in varie tappe e fermandosi in ostelli pet-friendly. Il suo cammino è stato lungo la vecchia via Francigena, una strada che inizia in Francia e che si conclude a Roma, tagliando tutto il centro-nord dell’Italia. Ma quali sono stati i motivi che hanno spinto la giovane donna a viaggiare da sola? In questo articolo cercheremo di svelarvi il significato che si cela dietro.
Un viaggio contro la violenza sulle donne
Martina ha specificato lei stessa quale fosse la sua intenzione nell’iniziare il percorso: un modo per dimostrare che una donna può viaggiare da sola. Una testimonianza di come si possa dare un forte segnale alla lotta contro la violenza delle donne in diversi modi: il suo è stato quello di camminare. Ogni giorno ha seguito un percorso tra i 17 e i 20 km, in modo da rispettare il suo programma e anche la sua amata piccola compagna a quattro zampe soprannominata Kiki. L’allenamento e lo svegliarsi verso le 5 del mattino, ha permesso alle due giovani avventuriere di arrivare alla fine con un anticipo di ben tre giorni sulla tabella di marcia.
Per Martina il suo percorso è in realtà una sorta di metafora che vuole raffigurare cosa devono vivere le donne che hanno subito una violenza. Un viaggio che si trasforma in un percorso personale e interiore, che è diverso per ogni soggetto, ma necessario per avere il coraggio di affrontare di nuova la vita dopo aver subito un trauma come quello della violenza. Si inizia a viaggiare da sole lungo una nuova strada, con le proprie forze e il desiderio di reagire alle difficoltà della vita, ma poi si prosegue anche grazie all’aiuto dei centri e delle associazioni che ogni giorno affrontano questa dura realtà.
Il viaggio di Martina e Kira e l’appoggio delle associazioni contro la violenza sulle donne
Il viaggio di Martina e Kira è iniziato in silenzio, ma si è trasformato in una realtà che ha preso forza anche grazie all’appoggio di un’associazione come il Centro antiviolenza me.dea di Alessandria e le singole associazioni specializzate in questo settore. Il messaggio di Martina è qualcosa di semplice, sviluppatosi in un tragitto lungo e pieno di incontri, ma che ha sottolineato l’importanza per ogni donna di reagire e di avere il sostegno diretto delle associazioni contro la violenza sulle donne. Un viaggio a sei zampe che come lei stessa ha dichiarato al sito Huffpost.com, ripeterà di sicuro, al fine di continuare il suo sostegno ai centri e alle associazioni anti-violenza.