Quando si pensa alla Foresta Amazzonica la mente corre subito alla sua splendida ed impenetrabile vegetazione. Essa nasconde centinaia di specie animali e vegetali, rappresentando il cuore verde del nostro pianeta. La associamo quindi ad uccelli esotici, insetti, serpenti e piranhas, pienamente consapevoli di quanto sia importante preservarne la vita e mantenerla in salute.
Tanti sognano di visitarla, ma pochissimi avrebbero immaginato di vederla diventare un soggetto giuridico indipendente, titolare degli stessi diritti che spettano ad un uomo! E invece è esattamente ciò che è accaduto.
Ma che cosa significa essere soggetto giuridico?
La novità è davvero rivoluzionaria ed è stata sancita lo scorso mese di Aprile da una sentenza della Corte Suprema Colombiana. La porzione di foresta amazzonica che appartiene alla Colombia (la cui estensione è pari a quella dell’intera Germania) è formalmente diventata equiparabile ad un essere umano, quindi merita di godere degli stessi diritti garantiti ed irrinunciabili. Primo tra tutti quindi va tutelato il suo diritto alla vita.
Come è nata questa sentenza?
Tutto è partito a seguito della denuncia presentata da un gruppo di giovani colombiani, stufi di veder distruggere giorno dopo giorno la Foresta Amazzonica. Questa ventina di ragazzi, (26 anni i più vecchi e 7 anni i più giovani) ha avuto il coraggio di far notare al mondo una situazione che era sotto gli occhi di tutti, ma sistematicamente ignorata. La deforestazione in Colombia è aumentata del 45% circa dal 2015 al 2016 e sembrava destinata a crescere ancora. Consapevoli di questa tragedia ambientale a Gennaio hanno agito con un’ azione concreta e del tutto innovativa.
Hanno presentato una querela contro il governo colombiano, reo di aver violato il loro diritto alla salute. Con questo gesto hanno costretto le massime autorità del paese a riflettere su una verità troppo spesso messa a tacere: la deforestazione selvaggia è incompatibile con la salute e con la vita.
Forti anche del supporto di un gruppo di ambientalisti locali, chiamato Bogotà Dejusticia, il messaggio è arrivato forte e chiaro alla Corte Suprema che ha emesso una sentenza epocale.
Che cosa dichiara la sentenza della Corte Suprema?
I giudici hanno dichiarato che il disboscamento della Foresta Amazzonica provoca l’ aumento delle emissioni gassose, impoverisce il suolo e le falde acquifere con gravissimi danni per animali e uomini. In sintesi è causa predominante del cambiamento climatico e dei conseguenti danni alla popolazione esistente ed alle generazioni future. Per questo motivo ha emesso la sua sentenza: l’ Amazzonia va tutelata come un essere umano ed il governo è obbligato a definire entro 4 mesi un piano concreto di azione per fermarne la deforestazione.
Purtroppo le foreste non sono le uniche da tutelare: anche le creature marine stanno soffrendo a causa dell’uomo, soprattutto per la plastica che ingeriscono e la sentenza colombiana potrebbe essere uno spunto da cui trarre insegnamento.
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