Un aspetto molto spesso sottovalutato, ma estremamente importante, è la sorte degli animali domestici (e in particolare dei cani) in caso di separazione di una coppia, quando i due partner non riescono ad accordarsi tra loro.
Con l’articolo 455, gli animali conviventi non vengono più considerati oggetti di proprietà, ma piuttosto esseri viventi che hanno il diritto di stare bene, anche in caso di rottura tra i proprietari.
A chi va il cane in caso di separazione o divorzio?
Secondo la normativa di Legge dell’anno 2012, il tribunale ha decretato che, in caso di mancato accordo tra le parti che si separano e dopo aver sentito i pareri non soltanto dei diretti interessati, ma anche di persone conviventi, il cane deve essere affidato (esclusivamente oppure in condivisione) alla persona designata da un esperto comportamentalista.
Questa decisione è indipendente sia dal regima di comunione o separazione dei beni sia dai documenti anagrafici dell’animale (intestazione del microchip).
L’obiettivo da perseguire è evidentemente quello di assicurare il benessere psicofisico del cane che, nella maggior parte dei casi, risente enormemente di questo stato di fatto.
Come comportarsi col cane in caso di separazione?
Com’é noto il cane è un animale molto abitudinario, che per vivere bene ha bisogno di precisi punti di riferimento, e che quindi subisce qualsiasi mutamento della sua routine in maniera spesso traumatica.
In caso di separazione, tutte le componenti della sua vita quotidiana (come orari, cibo, passeggiata, odori e luoghi) si modificano creando in lui allarme e insicurezza.
Per decidere a chi va il cane in caso di separazione o divorzio, gli esperti devono pertanto valutare numerose variabili, soprattutto in caso di affidamento condiviso.
In simili condizioni, l’animale passa continuamente da una casa a un’altra, aumentando spesso incertezza e ansia.
Quali sono i criteri per decidere a chi va il cane in caso di separazione o divorzio?
Il criterio fondamentale su cui deve basarsi la decisione di affidamento del cane deve essere sempre il suo benessere, basandosi su dati oggettivi ed onesti.
Perché un cane sia felice, non è importante lo spazio a sua disposizione e neppure il numero di giochi con cui può trascorrere il tempo, ma piuttosto un’atmosfera rilassata e amorevole in cui vivere.
Per aiutarlo a superare lo stress di un cambiamento esistenziale come quello di una separazione è importantissimo limitare al massimo i motivi di preoccupazione e ricreare un ambiente che, almeno in parte, gli ricordi quello in cui viveva.