Dovete sapere che la seconda più grande colonia di pinguini imperatori dell’Antartide ha conosciuto un collasso nel 2016, e da allora non si è più ripresa.
Un trend di sviluppo negativo per una delle più grandi colonie dell’Antartide
La stazione di ricerca di Halley Bay è una postazione britannica che opera sulla costa del Mare di Weddel dal 1956, e da allora i ricercatori non hanno mai messo di studiare i pinguini dell’area.
Gli stessi hanno affermato di aver notato un declino catastrofico della colonia a partire dal 2016, quando un cedimento del ghiaccio ha portato numerosi pulcini ad annegare nelle acque gelide dell’Antartide.
Anche se, come potrete vedere dalle immagini satellitari, molti degli adulti sono rimasti nelle vicinanze, resta il fatto che i pinguini imperatore sono vulnerabili in quella che era stata considerata la parte più sicura del continente. Questo solleva diverse preoccupazioni riguardanti la loro conservazione a lungo termine.
I pinguini imperatore, una specie minacciata
I pinguini imperatore sono la specie più grande della loro famiglia, e sia la loro riproduzione che la loro crescita avviene sul ghiaccio che si forma con la solidificazione dell’acqua salata.
La scelta di questo habitat è portata anche dalla loro difficoltà a muoversi sulla terra e alla loro incapacità di arrampicarsi sulle scogliere ghiacciate; ma il ghiaccio è vulnerabile sia al caldo che alle forti correnti sottomarine e terrestri.
Per esempio, l’influenza di El Niño ha portato allo sviluppo di diverse perturbazioni nel 2015, che hanno minacciato la colonia fino al climax del 2016.
Un evento tragico per tutta la colonia
Le burrasche create dalla perturbazione quinquennale hanno infatti colpito violentemente Halley Bay nel 2016, dove, da aprile a dicembre, la colonia aveva assistito a un aumento della popolazione per via della nascita di 10.000 pinguini.
Questi non avevano ancora sviluppato il piumaggio necessario per affrontare le rigide temperature dell’acqua dell’Antartide, e, quando una tempesta particolarmente violenta ha distrutto il ghiaccio dove dimorava la colonia, i nuovi nati non hanno avuto scampo.
Una prospettiva preoccupante per la popolazione dei pinguini imperatore
Nonostante la tragicità dell’evento, potete stare tranquilli: la perdita dei pulcini e della colonia di Halley Bay non preoccupa gli esperti.
Come afferma il dott.Phil Trathan, esperto di biologia conservativa della British Antartic Survey di Cambridge, i pinguini imperatore di quella specifica zona non rappresentavano che l’8% della popolazione mondiale; vi solleverà sapere che non entrerà presto nell’elenco delle specie estinte, anche se la fragilità del loro habitat rappresenta comunque un problema serio.